[Musica] benvenuti nel mondo dei podcast della verità buon [Musica] [Applauso] [Musica] ascolto sono Sergio giraldo scrivo per la verità e questo è mai dire blackout il podcast della verità che fa il punto su quanto è accaduto durante la settimana nel mondo dell'energia della cosiddetta transizione ecologica e delle commodity dando uno sguardo alla stampa [Musica] internazionale il più ricco 1% del paese possiede metà della ricchezza del paese 5 trilioni di dollari un terzo di questi viene da al duro lavoro due terzi vengono dai beni ereditati Interessi sugli interessi accumulati da vedove e figli idioti e dal mio lavoro la speculazioni immobiliari immobiliari è una stronzata c'è il 90% degli americani là fuori che sono nulla tenenti o quasi io non creo niente Io posseggo e noi facciamo le regole le notizie le guerre la pace Le carestie le sommosse il prezzo di uno spillo Tiriamo fuori i conigli dal cilindro Mentre gli altri seduti si domandano come Accidenti abbiamo fatto Non sarai tanto ingenuo da credere che noi viviamo in una democrazia vero buy è il libero mercato e tu ne fai parte la lezione la lezione di Gordon ghecco al giovane Bad Fox nel film Wall Street di Oliver Stone le notizie le guerre le carestie il prezzo di uno spillo è il libero mercato e tu ne fai parte Bentrovati benvenuti a questo nuovo appuntamento di Mai dire blackout e iniziamo questa puntata parlando dell'avvio molto atteso della nuova centrale nucleare di flamanville in Francia ne parla diffusamente il quotidiano lesec per il momento le linee ad Alta tensione che tagliano la campagna della Normandia e collegano il reattore epr alla rete elettrica Nazionale non trasportano ancora elettroni ma sotto l'imponente cupola di cemento del reattore affacciato sul mare si stanno svolgendo le ultime fasi che precedono la prima Reazione a Catena tutti i sistemi sono stati testati a 110° dobbiamo ancora completare i test a caldo prima che il reattore possa prendere vita così dice e spiega Alen movan direttore dei lavori di elettricit Def France come consuetudine posticipare i calendari ed F vuole essere cauta e non annuncia una data data per questo D Day che dovrebbe avvenire entro poche settimane di cosa stiamo parlando stiamo parlando del più grande reattore nucleare di nuova generazione cosiddetta APR che prenderà l'avvio nelle prossime settimane in Francia considerato dal 7 maggio dall'autorità per la sicurezza nucleare come un reattore nucleare operativo il 57o gestito da edf in Francia leep di flamanville ha A tal fine avviato Appunto una serie di operazioni che sono attentamente pianificate Innanzitutto l'introduzione uno per uno dei 251 gruppi di combustibile nel contenitore del reattore ma anche l'aumento della temperatura e della pressione all'interno del nucleo fino a raggiungere 303 gr e 155 bar o il test degli 89 gruppi di comando che permettono di controllare la reazione a catena e in caso di problema il fermo totale nella sala controllo gli operatori stanno svolgendo questa attività di allenamento Per l'avviamento Questa cattedrale industriale nel vero senso della parola la cui incredibile costruzione ha segnato la vita politica francese degli ultimi 20 anni dovrebbe voltare una pagina molto dolorosa nella storia del nucleare francese lanciata molto prima dell'incidente di Fukushima in Giappone la costruzione di questo che doveva essere una di dimostrazione della tecnologia APR sviluppata dalla francese framat Tom e dalla tedesca Siemens avrebbe dovuto aprire la strada a numerosi contratti di esportazione di energia e al rinnovamento dei reattori francesi originariamente il cantiere doveva essere completato nel 2012 5 anni dopo l'inizio dei lavori e i 3 miliardi di euro inizialmente stanziati da edf si sono trasformati in 133,2 miliardi di euro al termine del progetto questo porta i costi di produzione del kow molto oltre i €60 a MW medio in vigore nella restante flotta di impianti di elettricit de France secondo uno degli ultimi dati che arrivano dalla Corte dei Conti francesi il costo di produzione dell'energia da questo epr Si aggirerebbe in realtà almeno intorno ai 0 a MW inizialmente attesi appunto per il 2012 i primi El coroni entreranno sulle reti elettriche a partire dalla fine di questa estate quando il reattore avrà raggiunto il 25% della sua potenza il vapore prodotto dal circuito primario andrà ad alimentare la gigantesca turbina arabel che è installata nella sala macchine e ruoterà a 1500 giri al minuto questo può in teoria fornire elettricità fino a 2 milioni di case oltre a prolungare il funzionamento dei reattori esistenti la Francia prevede di costruire altri sei epr e di sviluppare ulteriori progetti nucleari di nuova generazione già che ci siamo restiamo in tema energia nucleare e parliamo di Uranio o meglio delle diff difficoltà che sempre la Francia sta incontrando in Niger dove è presente con la società Orano specialista nell'approvvigionamento di Uranio la giunta militare che ha preso il potere in Niger continua a es citare pressioni su Parigi e un po' su tutto l'occidente non potendo più esportare il suo uranio Dopo il colpo di stato di un anno fa la aienda somer che è la filiale in Niger di Orano è in gravi difficoltà e ha riconosciuto proprio in questi giorni il gruppo francese anche in questo caso è quotidiano francese lesec che ne parla somer si trova in gravissime difficoltà finanziarie soprattutto a causa delle pr azioni sulla possibilità reale di commercializzare l'uranio ha detto Orano all'agenzia France Press siamo obbligati a dedicare tutti i nostri sforzi al mantenimento degli impianti industriali e al pagamento degli stipendi e lo facciamo vendendo le scorte che abbiamo accumulato e che erano inizialmente destinate al finanziamento del piano di riqualificazione del sito al termine del suo periodo di esercizio così ha spiegato in una nota l'azienda Orano ha presentato una nuova proposta alternativa alle autorità del Niger per cercare una soluzione per esportare o verso la Francia o verso la Francia ma attraverso la Namibia in realtà le autorità del Niger non hanno ancora risposto a queste offerte e se il paese africano e il gruppo non riusciranno a trovare un accordo nei prossimi mesi Orano sarà costretto ad adottare misure sociali così dice il comunicato della compagnia somer impiega direttamente 700 persone in Niger e i subappaltatori circa altrettante Orano non è l'unico gruppo occidentale in difficoltà in Niger perché c'è la canadese Govi X che gestisce a sua volta miniere di Uranio nel paese dal 2007 Sulla borsa di Toronto in questi giorni è crollata del 30% la compagnia mineraria ha ricevuto una lettera dalle autorità nigeri in cui si informava che non aveva più diritti sul perimetro del permesso minerario di madela il mese scorso la giunta militare ha revocato i permessi minerari ad Orano per sviluppare un'altra miniera quella di Imen un gigantesco giacimento che avrebbe dovuto essere sfruttato dalla somer il gruppo francese ricorda però che la situazione in Niger Non avrà alcun impatto sulla consegna di Uranio ai propri clienti perché Orano è presente in quasi tutti i continenti ed ha appena rafforzato la sua attività proprio in Canada in totale In effetti il Niger rappresenta meno del 5% della fornitura mondiale di Uranio in un anno il prezzo di una libra di Uranio è quasi raddoppiato arrivando ad $85 a spingere i prezzi sono le prospettive di una forte domanda in particolare dalla Cina ma anche il rilancio del nucleare nei vari paesi europei con l'obiettivo di raggiungere al 2050 La neutralità carbonica dal lato dell'offerta il Kazakistan che è il più grande produttore al mondo con una quota di mercato del 40% a sua volta dovrebbe avere qualche difficoltà a raggiungere propri obiettivi di esportazione per il 2024 e anche probabilmente per il 2025 sempre in tema di nucleare una segnalazione importante arriva da Blomberg perché la rinascita nucleare dell'Europa manca di ingrediente chiave e cioè i lavoratori qualificati per costruire i reattori necessari alla famosa transizione sono necessari centinaia di migliaia di saldatori ingegneri e progettisti l'articolo di Bloomberg affronta il tema della mancanza di competenze e professionalità in quello che appare come un vero e proprio Rinascimento del nucleare in tutto il mondo il progetto europeo di rafforzamento del proprio parco di centrali nucleari è messo a repentaglio in effetti dalla mancanza dei Lavoratori qualificati i produttori di energia atomica in Francia Regno Unito e Svezia hanno difficoltà a trovare le centinaia di migliaia di saldatori ingegneri e progettisti necessari per i reattori che si stanno costruendo ora e per quelli che sono in progetto nei prossimi anni la Francia è aorto di talenti dopo che edf ha posto fine a una serie di decenni di costruzioni nei primi anni 2000 trasformando il settore in un percorso di carriera che sembrava non avere più sbocchi E invece la forza lavoro di 220.000 persone oggi sta invecchiando e il settore ha delineato un piano per aumentare la formazione professionale per operai tecnici e ingegneri con l'obiettivo di reclutare 100.000 lavoratori nei prossimi 10 anni sintech che rappresenta circa 400 aziende di ingegneria francesi ha lanciato una campagna promozionale rivolta agli adolescenti e sta spingendo per potenziare i programmi universitari e di formazione potenzialmente un quarto dei posti di lavoro creati dai piani di edf potrebbero restare Vacanti stima sintec poiché gli attuali dipendenti andranno in pensione portando con sé le proprie competenze e le scuole saranno in ritardo nella formazione con i giovani che sembrano più orientati a scegliere settori di grande richiamo come l'energia rinnovata Dato che c'è competizione per le risorse alcuni attori sono pronti a offrire aumenti salariali maggiori rispetto ad altri settori ha affermato Thomas Branch che è il vicepresidente della società di ingegneria francese Ass System in questo momento l'industria nucleare è una delle più attraenti in termini di salari ha affermato il dirigente anche in Gran Bretagna si pone il problema e per raggiungere l'obiettivo di reclutare personale qualificato si prevede che saranno necessarie 123.000 persone in questo decennio e quindi governo industria stanno impegnando circa 800 milioni di sterline nella Gran Bretagna per promuovere apprendistati e formazione professionale un problema che esiste anche in Svezia che ha sei reattori operativi e dove il governo ha dichiarato che entro il 2045 ne serviranno almeno altri 10 per soddisfare la comanda di elettrificazione dei trasporti e delle Industrie questo afferma Carl bergl che è il coordinatore dell'energia nucleare per il governo svedese richiede l'assunzione di decine di migliaia di lavoratori dunque un settore che dal punto di vista occupazionale sembra molto molto promettente adesso abbandoniamo il nucleare e torniamo a parlare di auto elettrica perché gli analisti della grande banca americana jp Morgan Chase hanno aumentato i loro obiettivi di prezzo per la cinese Bid di oltre l'80 in base alle aspettative che la casa automobilistica cinese consegnerà 6 milioni di veicoli in tutto il mondo nei prossimi 2 anni è una notizia che è uscita un po' su tutti i canali finanziari la banca che ora ha i prezzi obiettivo più alti per le azioni Bid li ha aumentati a $475 di Hong Kong e stima che il Bid consegnerà 1,5 milioni di unità nei mercati esteri e tre volte tanto a livello nazionale entro il 2026 ricordiamo che nel solo 2023 questa società cinese ha venduto circa 3 milioni di veicoli Attualmente le azioni a Hong Kong sono quotate intorno a $240 quindi sostanzialmente l'incremento che jp Morgan prevede È davvero interessante la Bid si è concentrata sull'incremento delle vendite internazionali impegnandosi al contempo in una dura guerra dei prezzi nel suo mercato cinese e interno le sue azioni hanno sfidato le pesanti perdite nei titoli dei veicoli elettrici delle concorrenti guadagnando circa il 12% quest'anno a Hong Kong quelle delle sue controparti più piccole come li auto e xbang sono crollate invece entrambe di oltre il 40 5% infine Andiamo nella Silicon Valley e parliamo di Google Il Gigante Californiano del web ha terminato il suo acquisto di massa di compensazioni di carbonio a basso costo e quindi ha smesso di affermare che le sue operazioni sono Carbon neutral Secondo l'ultimo rapporto ambientale pubblicato dal gigante della tecnologia l'azienda ora punta a raggiungere emissioni di carbonio nette a zero entro il 2030 l'unità Alphabet che è la holding di Google ha dichiarato di essere Carbon neutral nelle sue operazioni sin dal 2007 ma questo si basava sull'acquisto di compensazioni di carbonio per eguagliare il volume di emissioni generate dai suoi edifici dai suoi Data Center e anche dei viaggi di lavoro dei suoi dipendenti ma nell'ultimo rapporto l'azienda afferma che a partire dal 2023 Non verrà più mantenuta la Carbon neutral operativa Cosa significa significa che l'azienda Punta Da questo momento a evitare o a ridurre le emissioni di gas serra anziché compensarle attraverso l'acquisto di crediti il cambiamento in questa strategia In effetti coincide con la spinta di Google e dei vari Big Tech sull'intelligenza artificiale che è molto dispendiosa in termini di energia richiesta tanto che le emissioni totali di Google nel 2023 sono superiori del 48% rispetto al 2019 in 4 anni il suo consumo energetico totale è raddoppiato E questa una storia simile a quella di Microsoft che ha visto principalmente le sue attività di intelligenza artificiale causare un aumento delle emissioni del 30% rispetto al 2020 Anche se ancora l'azienda mira a essere Carbon negative addirittura entro il [Musica] 2030 bene È tutto per oggi Grazie per l'ascolto e ci risentiamo la settimana prossima con My dire blackout [Musica] se questo podcast ti è piaciuto puoi seguire la serie sul sito della verità all'indirizzo [Musica]