Le proposte di Mario Draghi per l’Europa. Da quest’anno in Italia niente telefono in classe fino ...

Published: Sep 11, 2024 Duration: 00:25:28 Category: News & Politics

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l'alluminio è naturalmente Green e i suoi imballaggi sono tutti riciclabili al 100% lattine scatolette vaschette fai anche tu una corretta raccolta differenziata garantisce il consorzio cial dalla redazione di internazionale Io sono Giulia Zoli Io sono Claudio rossim Marcelli e questo è il mondo il podcast quotidiano di internazionale oggi vi parleremo del rapporto sulla competitività europea di Mario Draghi e del divieto di telefoni in classe e poi della nuova copertina di Inter nazionale e di un podcast è giovedì 12 settembre [Musica] [Musica] 2024 growth Low produc and and forem andar decarbonizzazione digitalizzazione difesa senza rinunciare al modello sociale europeo sono le priorità che l'ex presidente della Banca Centrale Europea ed ex presidente del consiglio italiano Mario Draghi ha indicato il 9 settembre presentando il suo rapporto sulla competitività dell'Europa lo studio condotto con l'aiuto di una squadra di economisti gli era stato affidato dalla Commissione Europea un anno fa per individuare le cause della perdita di competitività dei paesi dell'Unione Europea e le possibili soluzioni il documento contiene una serie di proposte su riforme e politiche da mettere in atto ha precisato draghi il prima possibile ne parliamo con Francesco sarac professore di macroeconomia internazionale Ed Europea all'istituto di Studi Politici di Parigi dove l'abbiamo raggiunto questo rapporto che draghi ha presentato l'altro giorno in pompamagna la commissione è importante perché contiene una serie di importanti innovazioni rispetto alle politiche recenti della Commissione Europea sui grandi temi dello sviluppo della trasformazione strutturale europea e secondo me individua le priorità giuste queste priorità giuste sono in primo luogo la reindustrializzazione In secondo luogo la transizione ecologica e in terzo luogo la digitalizzazione dell'economia c'è anche una quarta priorità di cui credo parleremo più tardi che è quella della difesa su cui invece ci sono ragioni per essere un po' più scettici draghi ha detto che per raggiungere gli obiettivi del rapporto servono 800 miliardi di euro di investimenti in più all'anno una cifra enorme che andrà reperita anche attraverso l'emissione di nuovo debito comune Ma da dove verrebbero presi questi soldi dal settore privato o dal settore pubblico in un momento però in cui la stessa Commissione Europea tiene sotto osservazione diversi paesi membri come l'Italia la Francia il Belgio perché sono già troppo indebitati iniziamo con il dire che questa Secondo me è la parte più importante di questo rapporto Nel senso che fino ad oggi L'Unione Europea aveva fatto molto per la transizione ecologica però rifiutandosi di mettere in qualche modo il portafoglio dov'era il suo discorso tutti i progetti precedenti dal Green Deal al Fit for 55 e così via erano sostanzialmente delle riallocazione i fondi già esistenti sulla transizione ecologica draghi dice che questa cosa non può funzionare Insomma qualcuno qualche anno fa disse che non bisogna fare le nozze con i fichi secchi draghi dice se vogliamo essere veramente seri su questa trasformazione dell'economia occorre mettere sul piatto delle risorse sostanziali stiamo parlando di 4 e me o 5% del PIL ogni anno ovviamente quti investimento deve essere in parte privato e in parte deve essere un investimento pubblico Anche perché spesso l'investimento privato è trainato dall'investimento pubblico quindi più si fanno infrastrutture pubbliche più Si può sperare che l'investimento privato segua Ovviamente questo ha fatto storcere il naso c'è un problema di regole fiscali che oggi impediscono ai paesi membri di fare quello che vogliono E io qua ho due risposte Il primo è che le regole forse vanno cambiate il secondo che il debito di fatto è ancora oggi sostenibile Nonostante sia elevato perché comunque sia le le spese per interessi sono molto basse e la terza considerazione è che draghi dice anche che questo debito deve essere comune e quindi i problemi che qualche paese individuale può avere pensiamo all'Italia ma pensiamo anche alla Francia dove io vivo in cui in questo momento c'è un grande dibattito sulla riduzione del debito tutti questi problemi se il debito fosse comune sarebbero ovviamente meno pressanti Quindi io direi che l'obiezione c'è troppo debito non si può fare quello che draghi ci chiede è un'obiezione che in realtà è abbastanza debole Oggi c'è spazio per un grande programma di investimento e per un aumento del debito che draghi qualche anno fa definì debito buono cioè debito che porta la crescita e quindi porta con sé la capacità di potersi finanziare Io direi che non c'è un problema economico nell'attuazione del piano di draghi veniamo invece appunto al piano politico nell'Unione c'è la volontà politica di attuare questo programma di ricorrere a uno strumento finanziario come il debito comune Qui dove invece le cose sono ovviamente molto più problematiche Insomma Voi sapete Lo sappiamo tutti questi ultimi mesi la priorità dei Policy Makers delle Elite politiche europee sembra essere quella della riduzione del debito che appunto Dicevo qualche secondo fa è ingiustificata però rimane il fatto che questa sembra essere il tema principale Insomma io vivo in Francia in queste settimane sapete Abbiamo assistito allo psicodramma della formazione del governo ed era abbastanza impressionante come al centro di queste negoziati fra Macron e i partiti Ci fosse proprio il problema della legge di bilancio che dovrà preparare il nuovo governo che sarà una legge di bilancio lacrime e sangue con tutti i problemi che la Francia ha però questo era il tema principale quindi c'è chiaramente un diverso atteggiamento rispetto a qualche anno fa delle Elite europee e io temo che sarà molto difficile far passare un progetto di questo tipo a un aumento delle risorse dedicate appunto alla crescita alla reindustrializzazione e alla trasformazione ecologica e B fatto con degli strumenti di debito comune Insomma del resto sappiamo che Olanda e soprattutto la Germania con lindner ministro delle finanze liberale hanno subito detto che il piano di draghi è fuori bersaglio Quindi sarà estremamente complicato Dopodiché draghi ha un certo prestigio in Europa la commissione ha comunque fatto proprio il rapporto con una presentazione in pompamagna e con l'imprimatur di ursl onl Quindi almeno questo tema è oggi sul tavolo e starà ai diversi paesi che sono interessati a questo approccio di provare a farlo diventare politicamente realista Ma certo il problema è oggi chiaramente quello della fattibilità politica non della fattibilità economica ribadisco tra i settori che questo debito comune europeo dovrebbe finanziare c'è come dicevi all'inizio l'industria della Difesa sicuramente la prospettiva di un potenziale prolungamento allargamento del conflitto in Ucraina ha avuto un peso in questa indicazione Cosa ne pensi tu ovviamente la guerra alle porte di casa ha dato visibilità a questa esigenza in realtà c'è un problema più strutturale che ormai dura da qualche anno e che in qualche modo è anche indipendente dalle amministrazioni americane che si sono succeduto cioè gli Stati Uniti negli ultimi anni stanno piano piano disimpegnando cosi segnalano di non voler più fare i gendarmi del mondo a tutto il dibattito sul finanziamento delle spese della NATO e così via quindi c'è un problema di una instabilità Geopolitica che aumenta che fra l'altro è anche un problema economico Fatemi dire perché insomma l'Europa non può più contare troppo sulle azioni per crescere ora che finalmente inizia a crescere incentivando consumi e investimenti in casa e poi c'è un problema politico cioè di un mondo più instabile in cui si pone il problema di chi ci protegge quindi l'Ucraina è venuta in qualche modo a diciamo a ad amplificare questo problema che c'era già da prima mi si lasci dire però che rispetto agli altri problemi che ha l'Europa che sono i problemi della coesione sociale sono i problemi della scarsa crescita sono i problemi della coesione territoriale che non aumenta più Insomma delle divergenze territoriali rispetto a tutti i problemi della produttività e così via quello di una difesa comune Secondo me è il meno pressante sarebbe Insomma un po' triste se dopo che per tanti anni abbiamo sperato in politiche comuni in investimenti comuni e in programmi di un debito comune al servizio dell'investimento questo poi fosse canalizzato nel settore della Difesa e non per esempio nel settore della transizione digitale e così via insomma non credo che questa dovrebbe essere la nostra priorità draghi ha sottolineato con molta enfas Asi che L'obiettivo è sì tornare a essere competitivi ma anche conservare il modello sociale europeo cioè assicurare la solidarietà e la coesione sociale in Europa È possibile più che conservarlo direi quasi ripristinarlo Nel senso che questo modello sociale negli ultimi anni ha preso qualche bastonata quindi è stato già in qualche modo ridotto si è slabbrato un pochettino è stato possibile in passato era un mondo diverso Certo era un mondo meno globalizzato il mondo in cui era più difficile per i capitali fuggire posta Quindi era più facile finanziare Lo Stato Sociale la ridistribuzione questo è tutto vero però si può e si deve Secondo me provare a rimmag inare Lo Stato Sociale e in generale il modello sociale europeo anche in un contesto in cui è più difficile e ci sono delle cose che si stanno facendo si stanno facendo degli sforzi per il coordinamento dei diversi paesi sulla tassazione delle multinazionali questo lavoro che si fa in sede Ox c'è questa proposta di Gabriel zucman che il G20 brasiliano sta spingendo di una Aion minima sui grandi patrimoni sui grandi ricchi e così via quindi ci sono modi anche in un mondo globale in cui il capitale e i grandi patrimoni si muovono rapidamente e in qualche modo è più difficile mettergli il sale sulla coda Si può provare a lavorare coordinandosi con altri paesi per recuperare le risorse che servono a finanziare un modello sociale che secondo me è stata la caratteristica vincente dello sviluppo europeo nel secondo dopoguerra grazie a Francesco Saraceno Grazie a voi [Musica] maisa Moroni foto editor di internazionale racconta la copertina del nuovo numero compagno presidente Vladimir Putin così il leader della giunta militare del burchina Faso Ibrahim traoré con il berretto rosso calcato sulla testa e stretto in una tuta mimetica ha salutato il presidente russo prima di lanciarsi in un discorso contro l'imperialismo Durante il vertice Russia Africa nel luglio del 2023 lo racconta l'articolo di copertina di questa settimana ripreso dalle mond che potete anche ascoltare Nel podcast in copertina e che ricostruisce come Mosca abbia cominciato a estendere la sua influenza nel continente africano prendendo in contropiede i governi occidentali per l'immagine di copertina abbiamo pensato che la persona giusta fosse l'illustratore statunitense Dag chica che si occupa spesso di attualità e di Pol ci ha proposto diversi bozzetti tra cui un'elaborazione di una nota fotografia distribuita dal Cremlino in cui Putin sta a cavallo a torson nudo in montagna abbiamo sostituito il cavallo con una zebra per richiamare l'Africa la montagna con la savana e messo in testa al presidente russo il berretto rosso di traoré cosa Cerca Putin in Africa è la nuova copertina di internazionale [Musica] [Musica] questo dopo le importanti conclusioni a cui è arrivato sia l'unesco sia l'X sull influenza negativa che il cellulare ha Per quanto riguarda il rendimento dei giovani e anche per quanto riguarda la capacità di memorizzazione di concentrazione di sviluppare la fantasia dal Ministero dell'Istruzione del merito è arrivata una decisa stretta all'uso dei telefoni in classe con una circolare inviata alle scuole a luglio il ministro Giuseppe valditara che avete sentito in apertura ha vietato l'uso del cellulare in classe fino alla terza media a sostegno di questa misura il Ministero Ha citato numerosi studi internazionali che evidenziano gli effetti negativi dell'uso del telefono durante le lezioni ma in realtà le ricerche conclusive in questo campo sono ancora poche ne parliamo con Elisabetta tola giornalista scientifica che ha scritto un articolo su questo argomento su valigia blu a inizio luglio Il ministro dell'istruzione del merito Giuseppe valditara ha firmato una circolare con la quale introduce in tutte le scuole italiane del primo ciclo quindi dalla scuola d' infanzia alla scuola media il divieto di utilizzo dello Smartphone anche a fini didattici si possono continuare a Utilizzare PC e tablet Ma appunto non lo smartphone la circolare affida agli istituti la responsabilità di attuare questo divieto inserendolo all'interno dei regolamenti didattici e prevedendo poi anche delle sanzioni inoltre il ministro nella stessa circolare chiede ai docenti di non fare più affidamento esclusivamente sul registro elettronico come strumento di comunicazione in particolare dei compiti per gli studenti e le studentesse e chiede quindi di controllare che i compiti vengano Segnati anche con la penna sui diari scolastici Rim rimane da capire come le scuole potranno ottemperare a questo divieto Che tipo di sanzioni dovranno prevedere e soprattutto come sarà possibile portare avanti i percorsi di educazione digitale che sono previsti anche dal programma europeo di riferimento il Dig Comp 2.2 che dà indicazioni proprio per lo sviluppo digitale in tutti i paesi d'Europa Perché molti di questi percorsi prevedono esattamente l'utilizzo dello smartphone proprio per diffondere con consapevolezza e un utilizzo responsabile di questo strumento una delle disposizioni di questa circolare è quindi relativa al registro elettronico e al diario di carta di cosa si tratta esattamente Allora il registro elettronico è uno strumento che è stato introdotto ormai più di 10 anni fa inizialmente ha fatto fatica a prendere piede nelle scuole italiane poi è stato reso obbligatorio nel corso degli anni e ormai è lo strumento di base con cui le scuole comunicano sia con i propri studenti diciamo nel registro elettronico sono Annotati i compiti le lezioni i materiali didattici e in particolare i voti degli studenti Le assenze quindi le entrate regolari oppure i ritardi per esempio quindi è uno strumento di monitoraggio dell'attività didattica ed è lo strumento con cui anche le scuole comunicano con le famiglie Specifichiamo Questi elementi perché introdurre adesso la necessità di tornare al diario di carta significa che gli insegnanti saranno tenuti a compilare il registro elettronico e ricordiamo che spesso lo fanno proprio dal loro Smartphone perché non tutte le scuole sono dotate di strumenti digitali in modo omogeneo ed uguale su tutto il territorio nazionale e soprattutto non tutte le scuole sono collegate alla rete internet con lo stesso tipo di connettività quindi gli insegnanti sono tenuti a indicare i compiti nel registro elettronico ma adesso avrebbero l'elemento aggiuntivo di dover anche controllare che questi compiti vengano segnati a mano sui diari e molti insegnanti fanno presente che questo richiede un impegno di svariati minuti naturalmente all'interno di un'ora di lezione che è già breve e quindi è molto poco applicabile questo tipo di indicazione il registro elettronico di per sé è uno strumento su cui dovremmo discutere molto a lungo perché ha introdotto degli elementi di difficoltà nel rapporto tra ragazzi e scuola e soprattutto proprio in quel percorso di autonomia a cui fa riferimento il ministro dicendo torniamo al diario perché questo fa sì che i ragazzi diventino più autonomi non c'è autonomia In effetti associata al registro elettronico perché in questo modo I ragazzi sono monitorati in tutto è monitorato in ritardo è monitorata l'entrata a scuola oppure no non c'è più diciamo quella libertà Se vogliamo dirla in questo modo ma comunque anche responsabilità no di adempimento degli obblighi scolastici soprattutto c'è un enorme Focus nel registro elettronico sulla valutazione e ci sono diversi studi e diverse considerazioni fatte anche appunto da pedagogisti da un lato e psicologi evolutivi dall'altro su quanto questo strumento stia ingenerando in realtà delle forme di ansia nuove in effetti qualunque persona che apra un registro elettronico da insegnante docente genitore o studente la prima cosa che vede sono proprio le valutazioni è come se ci fosse diciamo quasi una graduatoria competizione continua quindi è uno strumento che ha ridotto il grado di autonomia Perché lo studente non può più scegliere nemmeno il momento in cui comunicare per esempio a casa un brutto voto non può scegliere se dire oggi per un motivo o per un altro non sono andato a scuola riduce l'autonomia Riduce la comunicazione e in qualche modo punta molto l'attenzione sull'aspetto della competizione della performance negli altri paesi Come si regolano sull'uso dei telefonini in classe Partiamo dalla valutazione che vari paesi stanno facendo Perché in realtà il tema non è chiaramente un tema italiano è un tema internazionale di di grandissima vivacità di grande discussione in diversi paesi anche europei restando Diciamo in Europa c'è una forte attenzione a possibile sperimentazione per la limitazione dell'uso del telefono dello smartphone in classe gran parte diciamo di Queste sperimentazioni sono motivate dall'osservazione Questa è effettivamente diciamo sotto gli occhi di tutti poi anche acclarata da una serie di studi del fatto che questo strumento utilizzato in modo intensivo e continuo porta all'abbassamento della soglia di attenzione rende molto difficili le interazioni fisiche all'interno di un contesto collettivo quale è per esempio la classe allora in Inghilterra il neo Premier Kir starmer ha appena fatto delle dichiarazioni nel corso dell'estate dicendosi contrario al divieto ma ragionando Ma auspicando la necessità di un ragionamento sulla valutazione di questo strumento all'interno delle ore di scuola in Francia c'è un'indicazione una sperimentazione per limitarne l'uso durante esplicitamente le ore di Didattica quindi non tanto il divieto dell'uso dell'introduzione del telefono nella scuola quanto la limitazione Nel corso delle ore di Didattica però preservando invece l'utilizzo per fini didattici in Germania ci sono diverse sperimentazioni e anche diverse valutazioni a seconda delle regioni interessante un articolo che è uscito in questi giorni sul Guardian che riporta una ricerca fatta invece nei Paesi Bassi in Olanda dove una scuola ha introdotto questo divieto qualche anno fa ed è stata diciamo considerata all'inizio una scuola che tornava al passato e che invece ha fatto un po' da prista per una serie di sperimentazioni che adesso hanno preso luogo e hanno dato anche origine a una serie di studi di di valutazione sul prima e sul dopo e questi studi sono interessanti perché fanno rilevare che per una percentuale importante di ragazzi circa il 40% di quelli intervistati in queste scuole diciamo campione dicono di avere migliorato la propria capacità di attenzione nel corso delle ore di scuola e anche la capacità di socializzazione quindi di entrare in una relazione con i compagni non attraverso il dispositivo ma diciamo alla vecchia maniera attraverso la relazione fisica Ecco ci sono però anche 37% di ragazzi e anche di docenti che invece trovano che l'aver tolto lo smartphone dalle lezioni abbia peggiorato la loro qualità sia della relazione sia della capacità per esempio di cercare altri materiali uscire dal diciamo dal contesto solo educativo all'interno della classe nell'articolo che è scritto su valigia blu parli di tantissime ricerche che sono state fatte in questo campo e di alcune che hanno individuato degli effetti negativi dell'uso intensivo dei telefonini da parte dei più giovani come per esempio il peggioramento della vista il peggioramento della Salute fisica o anche l'abbassamento del livello di attenzione quali sono tra tutti questi studi quelli che secondo te sono quelli più interessanti Allora gli studi Cominciano a essere numerosi ancora in gran parte non conclusivi un po' perché è necessario raccogliere dati in un lungo arco di tempo e anche con dei Campioni molto strutturati per poter trarre delle conclusioni gli studi più interessanti cercano di mettere in correlazione questo tipo di osservazione con altre variabili per esempio lo status socioeconomico come il ragazzo che cosa effettivamente Guarda all'interno dello smartphone se passa più tempo sui social media oppure per esempio sui giochi oppure a fare delle attività di altro tipo anche educative e poi naturalmente c'è uno studio molto interessante cinese che va a valutare quanto l'uso problematico sia correlato o meno con la presenza di una buona relazione tra ragazzi e adulti di riferimento nello specifico genitori o insegnanti sono tutti studi che aprono scenari di studi futuri perché ci dicono che cosa dobbiamo andare a osservare Cioè quanto lo smartphone utilizzato in un modo consapevole e responsabile all'interno di un percorso educativo magari anche collaborativo sia in classe che fuori possa avere un effetto positivo al contrario lasciati diciamo di fronte a uno smartphone per ore e senza alcun tipo di guida i ragazzi Possono sviluppare anche delle attitudini problematiche per la propria salute ci tengo e chiudo a dire un dato però l'uso problematico così come viene definito è molto più intensivo ed è stato rilevato diciamo dagli studi attuali molto più intensivo in alcune società orientali come la corea la Cina il Giappone che non negli studi fatti al momento in Europa negli Stati Uniti potrebbe avere a che fare anche molto con il modo in cui la società è strutturata le pressioni sociali che vengono fatte diciamo sui ragazzi sono diverse quindi Questi sono tutti studi che pongono le basi per degli Studi nuovi molto più strutturati e attenti anche a prendere in considerazione delle metodologie poi comparabili Grazie Elisabetta tola Grazie a [Musica] voi il podcast della settimana consigliato da Jonathan Zenti autore e produttore di podcast che scrive per la rubrica suoni su internazionale l'accelerazione che capitalismo finanziario ha impresso sulle nostre vite subito dopo la pausa planetaria del covid ha riportato alla moda una retorica salvifica e seducente sull'assunzione di sostanze sia quelle legali come alcool e psicofarmaci sia quelle illegali dagli allucinogeni alla marijuana fino alle droghe sintetiche in questa nuova narrazione le droghe nelle loro diverse forme sono viste come l'aiuto fondamentale per poter reggere Ai ritmi insostenibili della vita moderna ma come dice una delle voci in questo podcast il corpo umano è lo stesso da decine di migliaia di anni sono le condizioni esterne economiche climatiche o sociali a indurci la necessità di assumere delle sostanze per poter stare al passo il buco è un podcast che parte dal ritrovamento del cadavere di una ragazza di Orbetello nel 1979 e allarga il cerchio per raccontare l'arrivo e la diffusione della più infame delle droghe e l'eroina nella provincia Toscana tra gli anni 80 e 90 le parti di narrazione per quanto sobrie strizzano un po' troppo l'occhio all'ascoltatore e risultano un po' staccate da quella che è la vera parte coinvolgente dell'Opera Ovvero le interviste a sei protagonisti che o perché la usavano o perché l'hanno vista usare dagli amici o perché la vendevano o perché ne hanno scritto come nel caso della storica Vanessa roghi con la prima eroina comparsa magicamente per strada nei primi anni 70 ci hanno avuto a che fare è nello spazio dell'intervista che l'autore masar Pasquali esprime una sincera e coinvolgente curiosità su un lato della storia sociale d'Italia su cui ci siamo dati poche spiegazioni e molto superficiali il buco I Pionieri dell'eroina di masiar Pasquali disponibile gratuitamente su Spotify dalla redazione di internazionale per oggi è tutto scriveteci a podcast chinaz punit o 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