“Ora parlo io”. Sangiuliano, Maria Rosaria Boccia rompe il silenzio dopo l’intervista del ministro

Published: Sep 05, 2024 Duration: 00:02:25 Category: People & Blogs

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nella tarda mattinata di giovedì 5 settembre Maria Rosaria boccia ha risposto all'intervista al Tg1 rilasciata ieri sera dal ministro Gennaro Sangiuliano i due avevano una relazione la nomina a consigliera per i grandi eventi è sfumata il caso è esploso sui media e il ministro È arrivato addirittura a dimettersi Gennaro San Giuliano si è quindi presentato davanti agli italiani per chiedere scusa alle persone coinvolte nella vicenda il premier Giorgia Meloni e il governo per l'imbarazzo i suoi collaboratori ma soprattutto la moglie una persona eccezionale sono disponibile a dimettermi un minuto dopo Che meloni me lo chiede ma l'ora rassicurata anche con prove documental che è tutta una vicenda di gossip e la premier mi ha detto di andare avanti e di chiarire bene in punto di verità mi ha detto sii sempre sincero e Di sempre la verità Anche perché ribadisce non sono ricattabile poi ha confermato ancora una volta che nessun euro pubblico è stato speso per pagare le trasferte con Maria Rosaria boccia avevamo una relazione anche per questo ho revocato l'incarico chiarisce A proposito della mancata nomina dell'imprenditrice e influencer al ruolo di consigliera per i grandi eventi ora è proprio Maria Rosaria Boccia a parlare e dopo diverse frec sui social ha deciso di scrivere un lungo post in cui ha dato la sua versione dei fatti durante questa vicenda ho inizialmente mantenuto il silenzio stampa Per rispetto delle istituzioni ho scelto di parlare solo quando il vaso delle menzogne era ormai colmo limitandomi a contestare le falsità per difendere la verità ha esordito nel post Instagram in cui c'è anche una sua foto sorridente oggi vengo accusata di essere una ricattatrice ma in realtà non sono io ad aver creato il ricatto sono coloro che occupano i palazzi del potere Ad esercitarlo in questo contesto Il potere ha spinto il ministro alle dimissioni per poi respingerle all'interno di una strategia cinica volta a tenere in ostaggio la cultura italiana in un momento di visibilità internazionale si legge ancora nel post

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